L’anima della formica bianca by Eugène N. Marais

L’anima della formica bianca by Eugène N. Marais

autore:Eugène N. Marais [Marais, Eugène N.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Adelphi
pubblicato: 2021-05-05T21:00:00+00:00


Gli organi sessuali sono completamente sviluppati. Sorprende invece la mancanza di qualsiasi mezzo naturale di difesa. Nel nostro paese non esiste, probabilmente, nessun altro insetto che possa vantare tanti nemici naturali. Vediamo le vere formiche, non le termiti, andare in giro arditamente alla luce del giorno, perché soltanto i rettili, come le lucertole, oppure le rane, che non hanno nessun senso del gusto, sono in grado di mangiarle. Le formiche hanno come difesa un acido, che esse secernono appositamente, e per di più dispongono di un rivestimento esterno indigeribile. Questi mezzi di difesa sono, a quanto pare, così efficaci, che certi scarafaggi assumono l’aspetto di grandi formiche nere, e con tanto successo che la maggior parte degli animali ne sono ingannati. La povera termite, invece, viene divorata avidamente da tutti gli altri animali. Nello studio della natura, è una straordinaria lezione osservare il volo delle termiti, nei luoghi disabitati dell’Africa Centrale. In pochi minuti, la superficie della terra brulica di animali convenuti al festino. Dalla terra vengono fuori rane, rospi, serpenti, lucertole e altri rettili. Non sarei in grado di dire in quale modo essi ricevano la notizia. Anche la testuggine fa la sua apparizione. Altri insetti appaiono a migliaia sull’erba: grilli, scarafaggi, centopiedi, ragni e scorpioni. Nell’acqua, quasi in superficie, si vedono centinaia di pesci e di tartarughe. Dalla boscaglia escono furtivamente sciacalli, felini vari, scimmie grosse e piccole. C’è tra di loro una temporanea tregua, dalla quale sono escluse le sfortunate termiti. Si direbbe che si preparino a volare soltanto per morire. Ora capiamo perché la natura ne produca tanti milioni, nonostante il fatto che una sola coppia può generare milioni di altre termiti. Ogni coppia è necessaria, perché il massacro è immenso. Capiamo anche perché la coppia reale, dopo aver volato e abbandonato le ali, abbia quella fretta terribile. L’unico stratagemma di difesa, di cui si servano le termiti volanti, è quello di volare dopo il crepuscolo. In tal modo evitano almeno quegli uccelli che volano di giorno. Ma neanche questo succede sempre. A volte il volo comincia troppo presto e alla luce del tramonto si radunano centinaia di falchi. I falchi notturni, i gufi e gli altri uccelli notturni continuano il festino sino a notte fonda.

Ci si rende subito conto che per le termiti deve essere avvenuto uno spostamento dei mezzi naturali di difesa. Ciò che il re e la regina hanno perduto come individui in questa direzione viene compensato dai mezzi di difesa che possiede l’animale composito, cioè il termitaio. Una volta formata la comunità, le termiti non appaiono mai più alla luce del giorno, se non quando una riparazione del termitaio lo renda necessario; e anche in questo caso non escono in molte. Per quanto lontano debbano andare in cerca di cibo, e a volte si tratta di centinaia di metri, le termiti scavano cunicoli sotterranei in tutte le direzioni, e il cibo stesso viene provvisoriamente coperto di celle e lavori in terra, cosicché non una sola termite abbia bisogno di uscire all’aperto.

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